Due milioni di documenti a portata di mano?
È possibile con Gallica.
Il 30 ottobre la Bibliothéque national de France (BnF) ha lanciato nel mondo delle app Gallica, costola dell’omonima biblioteca digitale fiore all’occhiello dell’istituzione francese, per dare libero accesso a circa due milioni di documenti digitalizzati provenienti dai suoi fondi.

L’iniziativa segue quella della British Library che nel 2011 lanciò un’applicazione a pagamento che permetteva di esplorare un’accurata selezione dei suoi tesori, ma punta sulla presentazione di una più grande varietà di opere. Questo a scapito però della qualità dei documenti, non essendo purtroppo le immagini caricate in alta definizione.
Quello che l’applicazione perde in risoluzione lo compensa nella reattività e nella fluidità della ricerca. Gallica, infatti, permette di cercare o curiosare in tutto il materiale digitalizzato messo a disposizione della BnF e vedere ogni documento nella sua completezza. L’utente può creare una lista di favoriti, aprire diversi campi bibliografici, scaricare interi documenti o singole pagine e condividere tutto su Facebook, Twitter o su altri social media.

Con Gallica basta un click per accedere a un universo di materiali da scoprire. Tuttavia la vastità del materiale presente rende l’applicazione macchinosa e poco funzionale all’internauta che si avventura tra le carte digitali senza uno scopo preciso: quale documento consultare se non si sa cosa cercare? Cosa si può scoprire quando non si sa già cosa si può trovare? A questo punto il consiglio può essere uno solo: armarsi di pazienza e tentare di sfruttare al massimo i campi di selezione della ricerca. Una volta trovato il documento è bene sapere che i testi non possono essere manipolati, non sono presenti, infatti, spazi per le annotazioni e l’utente non ha accesso al testo, anche quando esiste, ma solo alla sua immagine. Inoltre l’assenza totale di tecniche editoriali come la presenza di esposizioni virtuali, il risalto dei documenti eccezionali, le ricorrenze editoriali legate al calendario, le suggestioni o le novità evidenziano i limiti che ancora Gallica presenta.
Nonostante tutto però è un’app convincente. Si inserisce in quelle applicazioni che si aprono regolarmente per dar loro un’occhiata e resta, per gli studenti e i ricercatori, una vera e propria miniera d’informazioni preziose.
In sostanza un’applicazione di lettura da provare, una bella sorpresa per un’app istituzionale che mostra i progressi e gli sforzi realizzati dalla BnF per mettere a disposizione di tutti un patrimonio che altrimenti rischierebbe di essere confinato in uno spazio accessibile a pochi.
*Gallica è gratuita ed è possibile scaricarla su iPad, tablet e smartphone Android accedendo rispettivamente all’AppStore e a Google Play. La versione per iPhone è prevista per l’inizio del 2013.