martedì 9 ottobre 2012

Ultimate Dinosaurs: Giants from Gondwana


Royal Ontario Museum, Toronto

Il Royal Ontario Museum di Toronto è una costruzione che difficilmente passa inosservata a chi passeggia per la vivace Bloor Street. Come un gigantesco minerale fuoriuscito dal terreno, il ROM ospita numerose collezioni che spaziano dalle scienze naturali alle civiltà antiche.
Il museo racchiude anche una ricca collezione di resti di dinosauri e dei primi mammiferi apparsi sulla Terra; passeggiare fra queste mastodontiche figure è sicuramente un'esperienza speciale che non lascia il visitatore impassibile.
A proposito di questi antichissimi abitanti della Terra, il ROM ospita in questo periodo un'esposizione intitolata UltimateDinosaurs: Giants From Gondwana, curata da Raymond James. Come si potrà ben immaginare, i protagonisti della mostra sono numerosi scheletri di dinosauri provenienti dall'emisfero sud del pianeta ed appartenenti a differenti ere. Ciò che caratterizza quest'esposizione è il divertente utilizzo delle nuove tecnologie, grande intrattenimento soprattutto per i più piccoli. Alla base di ogni scheletro di dinosauro, accuratamente inserito in una ricostruzione del suo habitat naturale attraverso pannelli elettronici, sono disposti dei touch screen illustrativi dai quali è possibile venire a conoscenza delle principali caratteristiche dell'animale in questione: dove e quando vivesse, cosa mangiasse e quali fossero le sue principali peculiarità. All'incirca a metà del percorso il visitatore, soprattutto i giovani visitatori, sono invitati a prendere parte ad un gioco interattivo: un grande schermo, con quelli che erano un tempo i continenti che ospitavano i dinosauri in questione, è posizionato di fronte a quattro postazioni touch screen; ogni giocatore sceglie il continente che preferisce ed insieme agli altri cerca di ricreare, incastrando un continente all'altro, quello che era il Gondwana. Negli stessi monitor è anche possibile “scorrere” una timeline virtuale delle diverse ere.
Il pezzo forte dell'esposizione giunge verso la fine del percorso quando ci si avvicina agli esemplari di dimensioni più impressionanti. Per ognuno di essi, come per i precedenti, è stato posizionato uno schermo, questa volta mobile, regolabile in base all'altezza di chi lo usa. Questi monitor vengono chiamati Augmented Reality stations poiché, muovendo lo schermo a piacere di fronte allo scheletro prescelto, al visitatore apparirà la ricostruzione “viva” del dinosauro in movimento. Cliccando su alcune zone del corpo dell'animale “in vita” si apriranno finestre esplicative riguardanti la sua anatomia. Grandi e piccini si accalcano così per vedere le fattezze del temibile T-Rex che conclude il percorso della mostra.
Altro divertente utilizzo della tecnologia viene fatto attraverso una schermata a muro luminosa dove diversi dinosauri si muovono in base ai passi del visitatore, quasi come se quest'ultimo fosse da loro inseguito - in maniera amichevole, si intende.
Unica pecca? Al momento della visita alcuni schermi AR erano fuori funzione cosicché non ci è rimasto che utilizzare la nostra buona, vecchia e fidata immaginazione.


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