sabato 13 ottobre 2012

Anni '30: uno sguardo oltre il fascismo

Il periodo fascista è sicuramente uno dei più controversi e dibattuti della storia italiana e risente ancora oggi di forti pregiudizi e strumentalizzazioni. Ma, al di là delle scelte, discutibili, di Mussolini e del Regime, il Ventennio fu anche uno dei periodi più creativi e propositivi della nostra Nazione, a cui si dovrebbe guardare con uno sguardo più oggettivo.

Locandina della Mostra

Proprio con questo spirito, nella cornice di Palazzo Strozzi a Firenze, è in corso la mostra "Anni Trenta. Arti in Italia oltre il Fascismo", che si chiuderà il 27 gennaio 2013.
Attraverso l'esposizione di 96 dipinti, 17 sculture, 20 soggetti di design, fotografie e bozzetti, si ripercorre un decennio caratterizzato da un'estrema vivacità artistica e dall' affermarsi della comunicazione di massa tramite la radio, il cinema, le riviste illustrate e i manifesti.
Il percorso espositivo si snoda attraverso sette sezioni: centri artistici (Milano, Torino, Roma, Firenze e Trieste); giovani (con le figure emergenti del periodo); viaggio (dove si illustrano i soggiorni degli artisti italiani a Parigi e Berlino, considerati, fino al 1933, i luoghi artistici per eccellenza); arte pubblica (la comunicazione di massa penetra nel campo dell'arte e massima espressione è Mario Sironi, che sosteneva la funzione ideologica e politica del pittore); contrasti (sezione in cui si propone una sorta di parallelismo tra Italia e Germania, dove l'arte moderna viene definita "arte degenerata"); design (in quegli anni nasce il "Made in Italy" con la moltiplicazione dell'arte artigianale e di lusso); Firenze (il centro toscano era considerato la città delle riviste culturali più importanti).

In linea con le nuove tecnologie alla fine della mostra, nel cortile del Palazzo, è presente un touch-table che permette di andare alla scoperta della Firenze degli Anni Trenta, esplorabile attraverso foto, progetti e disegni originali dell'epoca; è possibile inoltre approfondire i tempi della mostra tramite una selezione di documenti d'archivio.

Interfaccia dell'applicazione per dispositivi Apple
 E' prevista una speciale applicazione per dispositivi Apple, "Anni 30", scaricabile gratuitamente dal market itunes, che mette a confronto la Firenze degli Anni Trenta con quella odierna.
 Infine, secondo la filosofia dell' "ascolto visibile" promossa da Palazzo Strozzi, è stata allestita una sala radio, dove i visitatori, oltre a poter ascoltare le tracce audio originali su avvenimenti storici, costumi e canzoni dell'epoca, possono registrare le proprie impressioni sulla mostra.
E' anche possibile, tramite un'apposita stampante 3D, testare la propria creatività nell'ambito del design industriale o realizzare una cartolina con il materiale messo a disposizione dalla struttura.

Una mostra che guarda l'Italia con gli occhi di un italiano degli Anni Trenta.

Localizzazione delle opere non trasportabili

martedì 9 ottobre 2012

Ultimate Dinosaurs: Giants from Gondwana


Royal Ontario Museum, Toronto

Il Royal Ontario Museum di Toronto è una costruzione che difficilmente passa inosservata a chi passeggia per la vivace Bloor Street. Come un gigantesco minerale fuoriuscito dal terreno, il ROM ospita numerose collezioni che spaziano dalle scienze naturali alle civiltà antiche.
Il museo racchiude anche una ricca collezione di resti di dinosauri e dei primi mammiferi apparsi sulla Terra; passeggiare fra queste mastodontiche figure è sicuramente un'esperienza speciale che non lascia il visitatore impassibile.
A proposito di questi antichissimi abitanti della Terra, il ROM ospita in questo periodo un'esposizione intitolata UltimateDinosaurs: Giants From Gondwana, curata da Raymond James. Come si potrà ben immaginare, i protagonisti della mostra sono numerosi scheletri di dinosauri provenienti dall'emisfero sud del pianeta ed appartenenti a differenti ere. Ciò che caratterizza quest'esposizione è il divertente utilizzo delle nuove tecnologie, grande intrattenimento soprattutto per i più piccoli. Alla base di ogni scheletro di dinosauro, accuratamente inserito in una ricostruzione del suo habitat naturale attraverso pannelli elettronici, sono disposti dei touch screen illustrativi dai quali è possibile venire a conoscenza delle principali caratteristiche dell'animale in questione: dove e quando vivesse, cosa mangiasse e quali fossero le sue principali peculiarità. All'incirca a metà del percorso il visitatore, soprattutto i giovani visitatori, sono invitati a prendere parte ad un gioco interattivo: un grande schermo, con quelli che erano un tempo i continenti che ospitavano i dinosauri in questione, è posizionato di fronte a quattro postazioni touch screen; ogni giocatore sceglie il continente che preferisce ed insieme agli altri cerca di ricreare, incastrando un continente all'altro, quello che era il Gondwana. Negli stessi monitor è anche possibile “scorrere” una timeline virtuale delle diverse ere.
Il pezzo forte dell'esposizione giunge verso la fine del percorso quando ci si avvicina agli esemplari di dimensioni più impressionanti. Per ognuno di essi, come per i precedenti, è stato posizionato uno schermo, questa volta mobile, regolabile in base all'altezza di chi lo usa. Questi monitor vengono chiamati Augmented Reality stations poiché, muovendo lo schermo a piacere di fronte allo scheletro prescelto, al visitatore apparirà la ricostruzione “viva” del dinosauro in movimento. Cliccando su alcune zone del corpo dell'animale “in vita” si apriranno finestre esplicative riguardanti la sua anatomia. Grandi e piccini si accalcano così per vedere le fattezze del temibile T-Rex che conclude il percorso della mostra.
Altro divertente utilizzo della tecnologia viene fatto attraverso una schermata a muro luminosa dove diversi dinosauri si muovono in base ai passi del visitatore, quasi come se quest'ultimo fosse da loro inseguito - in maniera amichevole, si intende.
Unica pecca? Al momento della visita alcuni schermi AR erano fuori funzione cosicché non ci è rimasto che utilizzare la nostra buona, vecchia e fidata immaginazione.


martedì 2 ottobre 2012

Roma nel Novecento... e Roma oggi.

Tutti coloro i quali sono interessati a conoscere e approfondire la storia dell’Urbe possono trovare nel sito della Mediateca di Roma una notevole quantità di materiali audiovisivi e fotografici messi a disposizione in modalità streaming on demand dall’Archivio Storico Luce e dall’Istituto Biblioteche di Roma. Che si tratti di un patrimonio imponente è dimostrato dal fatto che la sola area relativa all’Archivio Luce (per la cui storia e attività si rimanda al post “LUCE su YouTube” di Gianna Giannini) permette la visione di 13.636 servizi di cinegiornali, 763 documentari, 562 repertori, 31.547 fotografie e relative schede descrittive. 




La consultazione è resa agevole dalla suddivisione del materiale in tre sezioni principali: 
1) i percorsi tematici, che raccontano la storia della città attraverso gli eventi culturali, politici, sportivi, ecc. che vi hanno avuto luogo nel corso del Novecento;
2) i sindaci capitolini
3) i romani d’eccezione, ovvero tutti quei cittadini illustri che hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia romana e non solo (attori, scrittori, registi, ecc.).

Le schede descrittive e le didascalie redatte a corredo dei servizi fotografici sono, nella maggior parte dei casi, molto esaurienti e ricche di dettagli, quali ad esempio i nomi propri delle persone e dei luoghi ritratti. Altre volte invece si riscontrano diciture molto generiche e persino alcuni errori nella datazione. Niente da dire invece sui contenuti audiovisivi, la visione dei quali, a differenza di quanto avviene sul Canale YouTube dell’Istituto Luce, non è infastidita dalla presenza dei  banner pubblicitari imposti dalla tutela del copyright. Le due sezioni “La città raccontata” e “In galleria”, accessibili a partire dalla colonna di sinistra dell’homepage, sono dedicate a due particolari percorsi tematici: la prima presenta dodici racconti d’autore sulla Roma degli anni Trenta-Cinquanta, la seconda contiene invece immagini relative alle mostre d’arte promosse nella città durante il Novecento.
Novella Parigini espone in
Via Margutta

Sempre a partire dall’homepage è poi possibile accedere all’area Biblioteche di Roma, che consente non solo di consultare i materiali del suo archivio audiovisivo, ma anche e soprattutto di essere sempre aggiornati sulle novità, i temi e le iniziative culturali promosse dal Sistema Bibliotecario Comunale che essa rappresenta. Molto azzeccata la scelta di pubblicizzare questi eventi mediante un player che visualizza quello che viene definito il “corto d’attualità”: per chi ha poco tempo (o poca voglia di leggere) un video rappresenta indubbiamente una scappatoia più rapida e accattivante. L’utilizzo dei filmati ritorna anche nei due box a sinistra, curati dalla redazione di BiblioTV e dedicati anch’essi alla promozione delle attività in calendario (“Biblioteche di Roma presenta”) e ad approfondimenti tematici (“Focus”).

Insomma, la Mediateca di Roma è un portale ricco di contenuti multimediali interessanti, è ben organizzato ed è caratterizzato da una veste grafica semplice ma efficace. Risulta quindi essere non solo uno strumento utile a soddisfare le curiosità degli appassionati, ma anche un progetto valido per studenti di qualsiasi età.