Al
di là dell’Atlantico, forse per compensare una relativa “mancanza di Storia” –
perlomeno antica – si fanno le mostre sul 1968.
1968
significa Storia, oltre che cambiamento di usi e costumi. Significa colore,
moda, slogan, protesta.
Significa,
a suo modo, come tutta la Storia che ci ha resi parte di una determinata
civiltà, vita. Questa vita sessantottina molti che ancora camminano su questo
mondo l’hanno vissuta sulla propria pelle: chi ancora piccolo, chi in chiave di
protagonista, nella veste di quella generazione nata poco dopo la fine della
Seconda Guerra Mondiale e che nella metà degli anni ’60 iniziava ad affacciarsi
sul palcoscenico della realtà vera, quella adulta. E che quella vita adulta
così come era stata impostata dalle passate generazioni non gli andava granché
bene.
Ed
è così che un istituto statunitense, il Minnesota History Center, ha deciso di
creare una mostra itinerante che riproponesse, tramite video, foto, interviste
e “cimeli” quell’annata che, come disse Kurlanski nel suo saggio del 2005,
“fece scoppiare il mondo”, e il cui sito web può essere visualizzato qui.
Partita
da St. Paul, proprio in Minnesota, il 14 ottobre 2011 e conclusasi in
California, a Santa Ana, il 13 settembre 2015, ha attraversato gli Stati Uniti
da est ad ovest:
La
più interessante sezione del sito internet risiede nella ricostruzione
temporale tramite una timeline dell’intero anno 1968, diviso per mese: i
maggiori eventi di quell’anno possono così essere scoperti semplicemente
navigando tra le frecce indicatrici che lasciano scorrere le immagini,
corredate di una breve ma efficace didascalia, rendendo quindi il tutto molto
agibile e alla portata di un vasto pubblico.
Ecco
ad esempio come si presenta il mese di gennaio 1968:
Uno
stile accattivante, volutamente retrò e in tema con i gusti e le mode
dell’epoca, conduce quindi il visitatore virtuale alla scoperta dei principali
avvenimenti storici – perlopiù, va detto, statunitensi.
Il
sito internet dell’esposizione è dotato di un blog leggermente datato: l’ultimo
intervento risale al 17 gennaio 2013 e dopo questa data non si hanno più
notizie di aggiornamenti, ma che durante il biennio 2011-2013 è stato
continuamente e scrupolosamente monitorato e a cui sono stati aggiunti diversi
articoli su diversi temi.
Si
propone qui un’anteprima dell’ultimo articolo postato, riguardante l’estrema
facilità con cui negli Stati Uniti si possano procurarsi armi da fuoco:
A
fianco alla timeline, inoltre, compaiono, leggermente nascosti agli occhi del
navigatore, tre sezioni molto interessanti: la descrizione del 1968 tramite
quella che era la vita reale dell’americano medio.
Un
occhio allo stile può essere dato grazie alla dedicata sezione, come si possono
visionare eventi degni di nota nel campo delle arti, quali televisione, cinema
e musica.
Ad
esempio, nell’immagine seguente sono visualizzati i singoli musicali più
venduti al 31 dicembre 1968:
Mentre
nella immagine seguente sono menzionati alcuni eventi degni di nota in campo
televisivo e cinematografico, anch’essi elencati cronologicamente con perizia e
dovizia di particolari, e quindi con dati (e date) ben studiati e analizzati:
Questi
semplici dati sono in realtà molto importanti per inquadrare una complessa
realtà socioeconomica, una realtà che, anche tramite il mondo delle arti visive
e musicali, è riuscita ad infrangere quel muro “antico” che divideva ormai il
mondo dei giovani da quello, superato, della generazione precedente.
È
anche grazie alla musica e al cinema che la rivoluzione sessantottina ebbe
grande eco a livello mondiale, ed è allora che si sono formate determinate
concezioni ancora oggi valide, come ad esempio la caduta di alcuni grandi tabù
etici e morali.
Non
è dato sapere il successo che nei quattro anni di tour la mostra ha avuto, ma è
opportuno ritenere che è un buon prodotto a livello mediatico ed informativo,
e, come è possibile vedere, è stato ospitato nei più importanti istituti
museali d’America, fattore che avrà sicuramente contribuito al successo
dell’esposizione.
Ora
tocca a noi quindi far rivivere il 1968, magari prendendo spunto da un prodotto
come questo ben fatto ed esaustivo, e cercando di far rivivere quello spirito
libero ai nuovi giovani del terzo millennio.
Nessun commento:
Posta un commento