martedì 9 febbraio 2016

Cinema e Sessantotto. Un movimento globale visto attraverso la cinepresa



Noi critichiamo ogni società in cui il popolo è passivo.
(Daniel Cohn-Bendit, Londra, giugno 1968)



Il nostro programma si basa sulla convinzione che l’uomo e
l’umanità sono capaci non soltanto di conoscere il mondo,
ma anche di cambiarlo.
(Alexander Dubcek, Boemia, 16 maggio 1968)



Progettato nel 2008, a quarant’anni dalla nascita del movimento globale del ’68, il portale dal titolo Cinema e Sessantotto si propone di raccontarne gli eventi, le tensioni e le delusioni attraverso i prodotti del grande schermo. Il sito, realizzato da Cliomedia Officina, la più antica impresa di Public History in Italia, con il patrocinio e il contributo della Regione Piemonte, si basa sull’apporto di esperti del settore. Ideato e curato da Gianpaolo Fissore, storico e critico cinematografico, ha al suo interno anche i contributi di Michele Marangi (critico cinematografico), di Umberto Mosca e Massimo Quaglia (giornalisti e critici cinematografici) e di Andrea Dusio (giornalista).

Obiettivo del sito è dunque quello di ripercorrere il Sessantotto attraverso i film; non soltanto quelli proiettati allora nelle sale cinematografiche, ma anche quelli attuali che ne ricostruiscono gli eventi. Gli autori, nella realizzazione della risorsa multimediale, sono partiti da questo assunto: il cinema, specchio e agente del suo tempo, contribuisce a dare forma alla realtà, favorendo interpretazioni e modelli del mondo che rappresenta. Tuttavia, prima di iniziare questo affascinante viaggio all’interno del cinema “sessantottino” è consigliabile, al fruitore del sito, di consultare attentamente le informazioni contenute nella home page, nella quale si descrive cosa è stato il ’68 nel cinema, quali novità ha portato rispetto al passato e i dibattiti ai quali venne sottoposto il grande schermo nel corso di questo complesso periodo storico. Solo dopo aver letto questo breve prologo ci possiamo avviare verso l’esplorazione dei singoli film. Andiamo!


a. Il menu principale della home page con le due aree di approfondimento: i "Percorsi" e gli "Strumenti".


Il portale multimediale è suddiviso in due grandi aree o vie di approfondimento: i “Percorsi” (barra rossa) e gli “Strumenti” (barra grigia). Entrambi sono posti nella parte alta dell’home page in modo da essere ben visibili agli occhi dell’utente. Per prima cosa addentriamoci nel primo percorso di approfondimento.


b. La pagina della sottosezione "Il vento dell'ovest" con a lato le relative schede critiche dei film.


Navigando nella sezione “Percorsi” l’utente viene guidato, attraverso quattro sottosezioni, alla scoperta dei grandi film sul Sessantotto. Nella prima sottosezione, “Il vento dell’ovest”, troviamo tra le recensioni quelle de Il laureato e di Easy Rider; nella seconda, chiamata “Borghesi ancora pochi mesi”, i Sovversivi e Teorema di Pier Paolo Pasolini; nella terza chiamata “Fate l’amore non fate la guerra” vi sono tra le altre le analisi di Yellow Submarine e di Hollywood Party e infine nella quarta, “Tanti anni dopo” le recensioni di La meglio gioventù e The Dreamers – I sognatori.
Ogni sottosezione ruota attorno a un tema: nella prima, “Il vento dell’ovest”, vengono descritti quei film che hanno come tematica le storie dei giovani e i loro stili di vita; nella seconda “Borghesi ancora pochi mesi”, vengono raccolti i prodotti cinematografici, tutti italiani, che indagano il rapporto tra borghesia e classi subalterne; la terza “Fate l’amore non fate la guerra” raccoglie le recensioni di tutti quei film aventi come oggetto la pace e l’antimilitarismo e infine nell’ultima, “Tanti anni dopo”, si analizzano i film di oggi che raccolgono l’eredità del ’68. Come in una sorta di scatola cinese, in ogni sottosezione è possibile accedere, tramite le icone laterali, alla critica, al cast e alle immagini dei film suddetti ma anche ottenere, mediante dei link, brevi informazioni su altri prodotti cinematografici girati nello stesso periodo.


c. La scheda critica de "Il laureato" all'interno della sottosezione intitolata "Il vento dell'ovest".


Questo portale tuttavia non guida l’utente soltanto attraverso i film, ma fornisce, anche a coloro che non hanno mai studiato il periodo in questione e che probabilmente non hanno le basi storiche per comprendere appieno le schede critiche, la possibilità di apprendere più informazioni possibili sul ’68. È questa la funzione della seconda sezione del portale, chiamata “Strumenti”, attraverso la quale è possibile accedere a varie opzioni: a una utile cronologia del ’68, mese per mese, in Italia e nel mondo; a una cronologia dei film in programmazione nelle sale italiane e dei principali eventi del mondo del cinema; a un elenco di schede dei film citati, oltre quelli già analizzati nei “Percorsi” e infine a una utile bibliografia di libri e saggi sul tema “cinema e Sessantotto”.
Di grande effetto sono anche le immagini dei film che vengono citati, le quali sono dei celebri fotogrammi ormai entrati a far parte della storia del cinema. Si può definire questa sezione “Strumenti” come una sorta di cassetta degli attrezzi per poter esplorare quelli che sono stati i riflessi del ’68 nel cinema; per questo è consigliabile, prima di iniziare l’affascinante viaggio nel mondo del cinema, dare uno sguardo alle varie cronologie.
Questo portale, organizzato e costruito da addetti ai lavori quali storici e critici cinematografici, è allo stesso tempo utile, affidabile, completo e strutturato in modo semplice e intuitivo; in questo senso i due livelli di approfondimento suddetti ne sono un esempio. Come si è visto si tratta di un portale consultabile non solo da chi è interessato e preparato sul cinema di quegli anni, ma anche da chi, pur essendone incuriosito, non ne ha le basi per comprenderne il retroterra storico; per questo motivo mi sembra fondamentale la presenza di una cronologia semplice ed esplicativa.


d. La cronologia degli eventi del '68.

L’unico difetto che probabilmente si può imputare al sito è la complessità, a tratti, del linguaggio utilizzato nelle schede critiche dei film in ogni singolo sottogruppo, troppo specialistico per chi si avvicina per la prima volta al mondo del cinema; tuttavia l’impianto divulgativo viene mantenuto e il testo introduttivo a ognuno dei quattro sottogruppi, nonché l’introduzione in home page risultano di più facile comprensione.
In conclusione si tratta di un portale molto interessante poiché permette di vedere il grande movimento del ’68 da una prospettiva insolita e forse poco analizzata, quella del cinema, nonostante quest’ultimo sia stato centrale fra i consumi culturali del tempo. Ci auguriamo inoltre che in occasione del cinquantesimo anniversario del Sessantotto, atteso fra due anni, questo portale possa ampliarsi e rinnovarsi e che possano nascere tanti altri siti di approfondimento e di divulgazione su quella che è stata definita da più parti “l’ultima rivoluzione romantica”. Buona visione a tutti!

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