sabato 22 settembre 2012

STORIE “AL PASSO” COI TEMPI




Le storie non sono solo quelle scritte nelle pagine dei libri, alcune si perpetuano grazie alla dedizione e alla devozione di alcuni uomini. Non fiumi di inchiostro, ma strisce d’asfalto e sterrati e boschi. Sono le vie di pellegrinaggio che da secoli hanno di fatto segnato la vera unificazione del popolo europeo. Soprattutto nel passato il pellegrinaggio, al di là delle motivazioni religiose di base, è sempre stato un’occasione di incontro tra popoli e culture diverse: con i pellegrini viaggiano idee, concezioni, usi, costumi che contaminano e si lasciano contaminare. Le direttive principali sono tre e ricalcano la triade homo (S. Pietro e S. Giacomo) - angelus (l’Arcangelo Michele) - Deus, che corrispondono rispettivamente a Roma e Santiago de Compostella, a Monte Sant’Angelo e Gerusalemme.
Negli ultimi  anni si è fatto un gran parlare  del pellegrinaggio verso Santiago de Compostella. Questo fenomeno recente ha rinverdito un interesse latente verso i pellegrinaggi in generale. Un fenomeno, quello di Compostella, voluto e costruito mobilitando proloco, enti del turismo e mondo ecclesiastico, ma il suo successo è evidentemente determinato da una necessità sentita, dal bisogno di riappropriazione di un interiorità che la vita quotidiana attuale ci nega.
Oltre le varie pubblicazioni e i libri ispirati da questa esperienza, il web risulta la cassa di risonanza più efficace, ed infatti non mancano i siti che si preoccupano di raccogliere consigli, diffondere informazioni e di condividere esperienze. Volevo qui segnalare  la recente creazione da parte del Ministero dei Beni Culturali di un sito dedicato alle vie francigene del sud – www.viefrancigenedelsud.it – . L’interesse del MIBAC  attesta il valore storico-culturale di questa tradizione e il suo perpetuarsi  diventa un mezzo di preservazione del nostro patrimonio artistico e ambientale.
Mission principale del sito  è dunque  quella di divulgare l’esistenza degli antichi itinerari, dei cammini storici ed in particolare  di quelli che da Roma scendevano verso la Puglia, sede del santuario  di San Michele Arcangelo sul promontorio garganico e verso i porti pugliesi di imbarco per la Terrasanta. 
La Puglia, soprattutto in epoca medievale ha conosciuto un intenso flusso di pellegrini, che percorrevano la via Appia, la via Traiana e le loro ramificazioni, lungo le quali erano disseminati santuari, monasteri, chiese, cappelle, grotte, ospizi e ospedali per i pellegrini. Tra le tante strade, i sentieri e i tratturi che facevano corona all’Appia e alla Traiana, assunse particolare importanza la cosiddetta via Sacra Langobardorum, che indica la via che penetrava nel Gargano da sudovest e che era percorsa principalmente dai Longobardi di Benevento, che nel culto di San Michele avevano ritrovato molte delle caratteristiche della loro principale divinità pagana. Tra l’altro è sempre di quest’anno il riconoscimento dell’UNESCO, attribuito a Monte Sant’Angelo e alla via Sacra Longobardorum quali patrimonio dell’umanità, c’è quindi da aspettarsi un’ulteriore crescita delle iniziative di promozione. 
La storia del culto dell’arcangelo e la fondazione del suo santuario si fanno risalire al V secolo e gia dal VI secolo risalgono le prime tracce dei pellegrini in questo luogo, il che dimostra come questo pellegrinaggio sia anteriore anche a quello di Compostella, il famoso “camino jacobeo”.
Il sito si presenta con una grafica semplice e una scelta cromatica distensiva, pensata per quanti scelgono di viaggiare con lentezza. Dall’homepage abbiamo accesso ai contenuti, presentati brevemente in singoli riquadri e comunque sempre disponibili nella barra dei menu.
Importantissimo, per chi decide di mettersi in cammino, è il supporto della mappa interattiva; un viaggio virtuale che si avvale della tecnologia satellitare. Sono presenti diversi itinerari, quelli che ricalcano gli antichi assi viari (Prenestina, Appia Pedemontana, Appia Antica, Appia-Traiana) o  i grandi cammini ispirati  alla fede come la "Via Micaelica"; si possono visualizzare in modalità  stradale, satellitare o utilizzando google earth.  Grazie alle risorse messe in rete, previa registrazione al sito, c'è anche la possibilità di creare l’itinerario ideale, personalizzando magari il luogo di partenza e le varie tappe intermedie; ricco è infatti il corredo storico-informativo nonché di immagini messo a disposizione, diverse le attrattive segnalate: centri storici, abbazie e monasteri, basiliche e santuari. Ogni singolo monumento visualizzato è affiancato dalla mappa con la sua geolocalizzazione, in modo da rendere agibile la pianificazione dell'itinerario. Presente anche un blog e una pagina dedicata al diario di viaggio per poter condividere le esperienze vissute, peccato che ancora lesini di contributi. L’augurio che possiamo fare  è che queste pagine possano presto arricchirsi del sudore di quanti vogliano intraprendere questa totalizzante esperienza di contemplazione.

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