sabato 30 giugno 2012

Voci dalla Shoah. Una miniera d’oro per la ricerca, la divulgazione e la didattica



Torniamo a parlare di fonti orali… Questa volta vi propongo un sito molto prezioso non solo perché raccoglie le testimonianze di coloro che vissero sulla propria pelle uno dei momenti più bui della storia novecentesca, ma soprattutto per le modalità con cui queste testimonianze sono state archiviate e indicizzate. Attivo dal settembre 2011, Ti racconto la storia: voci dalla Shoah permette di consultare online i 434 audiovisivi degli italiani intervistati dalla USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education. Quest’ultima è l’istituzione inizialmente creata da Steven Spielberg con lo specifico scopo di raccogliere le testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah in una delle più grandi collezioni video-digitali esistenti al mondo (circa 52.000 interviste, messe insieme in 70 paesi e 37 lingue diverse). Il portale nasce dalla volontà dell’Istituto e dell’Archivio centrale dello Stato a Roma, dove è conservata dal 2005 una copia delle interviste italiane, di utilizzare le nuove tecnologie per rendere questo straordinario materiale accessibile a tutti direttamente da casa.

In realtà l’accesso alla collezione non è automatico. Trattandosi di materiale molto delicato, è necessario seguire un breve iter procedurale: prima occorre registrarsi e poi inviare all'amministratore anche una richiesta di autorizzazione specificando il motivo dell’interesse. In ogni caso il nulla osta viene concesso con rapidità.


Una volta entrati, ci troviamo di fronte ad una miniera d’oro fatta dei ricordi personali non solo dei protagonisti di quella drammatica esperienza ma anche di tutti coloro che in qualche modo ne furono testimoni. Ci sono gli ebrei, gli omosessuali e i rom che hanno subito la persecuzione fascista e nazista, ci sono i sopravvissuti ai campi di concentramento e coloro che l’hanno fatta franca fuggendo o nascondendosi, c’è chi ha aiutato quelle fughe e chi ha protetto quei nascondigli. Si tocca la storia politica e religiosa, ma anche quella familiare, culturale e professionale, percorrendo temporalmente anche gli anni immediatamente precedenti e successivi alla Shoah.

Disporre di un materiale così ricco e variegato comporta il rischio di una sua difficoltosa consultazione. Invece, il grande merito di questo portale è di aver reso il tutto molto facile e funzionale a qualsiasi specifica richiesta. Difatti, si può decidere di accedere alle interviste non solo sfogliando la collezione ma anche sulla base di un thesaurus che contiene voci adatte a descrivere una grande varietà di circostanze (si va dall’alimentazione ai trasporti, dagli alloggi all’esperienza psicologica). Quindi tramite delle parole chiave si viene indirizzati alle interviste che, indicizzate minuto per minuto, trattano in qualche modo l’oggetto della ricerca. Ciascuna intervista possiede anche una personale scheda realizzata secondo specifici criteri di metadatazione che permettono una ricerca avanzata attraverso il nome dell’intervistato, quello dell’intervistatore, il luogo, la data e l’anno dell’intervista, i concetti, le parole chiave, le persone, i nomi e i soprannomi citati in essa. 

La rapidità e l’incisività con cui è possibile muoversi all’interno del portale rendono ininfluenti, rispetto ad una valutazione globale del sito, la grafica dai toni alquanto piatti e il mancato funzionamento della versione in lingua inglese.

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