venerdì 3 febbraio 2012

Il museo virtuale di Baghdad

Baghdad: a chi non viene in mente pronunciando questo nome le favole delle Mille e una Notte o le antiche civiltà dei Sumeri, dei Babilonesi, degli Assiri? E’ terribile pensare che questa antica capitale, chiamata dall’età islamica “Sede di Pace”, sia oggi interdetta ai visitatori a causa della guerra che continua a devastare l’intero territorio iracheno.
Home page del Museo Virtuale di Baghdad
Come fare dunque a visitare i meravigliosi tesori che questa terra nasconde? Grazie ai nuovi media applicati alla comunicazione storica, ciò è finalmente in parte realizzabile. Dal 2009 è infatti possibile visitare il Museo Virtuale di Baghdad, curato dal Consiglio nazionale delle ricerche per il Ministero degli Affari Esteri, sotto la direzione scientifica dell’archeologo e ricercatore CNR Massimo Cultraro. 
Il progetto è il frutto di due anni di lavoro di una squadra di cento persone tra archeologi, tecnici informatici, filologi esperti di cultura mediorientale e islamica, storici e tecnici del suono (ogni sezione del percorso virtuale è infatti accompagnata da una colonna sonora ispirata alle musiche popolari irachene). 
Sala Achemenide e Seleucide
Dopo un breve filmato introduttivo, il visitatore viene condotto ai piedi di una ripida scalinata in cima alla quale si affacciano gli ingressi ad otto stanze: preistorica, sumerica, accadica e neosumerica, babilonese, assira, achemenide e seleucide, partica e sasanide, islamica. All’interno di queste sale tematiche sono suddivisi circa 77 tra i più illustri reperti contenuti nel museo originale. La novità è che ogni oggetto può essere esplorato in 3D, consentendo al visitatore non solo la consueta visione frontale, ma anche la possibilità di manipolarlo, di girarci attorno per osservarne tutti i lati e la volumetria.
Particolare Sala Assira
Per ogni reperto esposto nel museo virtuale sono presenti due opzioni: la scheda informativa-didattica, la funzione “esplora” che ne consente la visione tridimensionale; per alcune opere è presente anche un filmato che le contestualizza nel territorio e nel periodo storico. L’intera visita virtuale ha una durata complessiva di 6 ore ed è disponibile in tre lingue: inglese, arabo ed anche italiano. Nella home page viene segnalato che per navigare nel sito, per vedere i filmati e gli oggetti 3D è necessario scaricare due programmi gratuiti (Adobe Flash Player e QuickTime ) dei quali viene comunque fornito il link. Le interfacce che si incontrano sono molto chiare ed anche i contenuti sono illustrati in modo tale che non solo gli esperti, ma anche gli appassionati possano apprezzare i tesori che racchiude questa speciale esposizione. Consiglio quindi vivamente una visita a questo particolare museo, nella speranza che un giorno si riesca nuovamente a visitare anche quello originale.

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