mercoledì 22 giugno 2016

Basta una citazione? Tre app dedicate a Martin Luther King

Qualche anno fa, quando ancora non sapevo di essere allergica alla nocciola, adoravo i Baci Perugina: a testimonianza di questa mia passione, ho ancora una scatoletta piena dei caratteristici bigliettini che vengono incartati insieme ai cioccolatini. Si tratta per lo più di concise frasi romantiche, elaborate sia da autori anonimi che da scrittori illustri.

A dispetto della mia allergia, esistono oggi molteplici modi per recuperare delle citazioni. La tendenza sembra essere particolarmente diffusa nel web, come dimostra l’esistenza di centinaia di applicazioni dedicate alle frasi celebri di scrittori o personaggi storici. Una tale quantità di offerta è giustificata dal fatto che gli utenti sembrano apprezzare il prodotto, tant’è che molte di queste applicazioni superano le diecimila installazioni. Quali sono i motivi di tale successo? 

La forma stessa della citazione, lapidaria e immediata, favorisce una fruizione veloce e alla portata di un pubblico ampio. È con l’avvento e la diffusione dei social network che la citazione ha trovato una nuova ragione di esistere, proprio in virtù della sua fondamentale caratteristica: la brevità. Costituisce dunque un contenuto adatto alla condivisione, in grado di esprimere significati profondi nel limite dei caratteri di un tweet. Allo stesso tempo, la citazione può rivestire un’importanza non secondaria dal punto di vista della divulgazione storica. A questo proposito Coretta Scott King, moglie di Martin Luther King, scrisse: «Spero che questa raccolta di citazioni […] possa servire a ricordare ai lettori chi era e per cosa lottava Martin Luther King Jr, e quanto oggi resti ancora da fare a tutti noi» (Martin Luther King JR, Il sogno della non violenza. Pensieri, Feltrinelli, Milano 2013).

Anche le app dedicate al leader dei diritti civili rispondono a questa esigenza? Guardando su Google Play, l’utente non ha che l’imbarazzo della scelta di fronte ad almeno una decina di prodotti che ripropongono le sue affermazioni più celebri.


Alcune delle app dedicate a Martin Luther King (Google Play)

Dopo aver vagliato le applicazioni presenti, ne ho selezionate tre disponibili gratuitamente per Android, che in base ai criteri della completezza e dell’originalità meritano di salire sul podio: Martin Luther Quotes di Quoteswave; Martin Luther King di Prometheus; Martin Luther King to Share di Marco Piaggio.

Ritengo che la migliore tra le tre sia Martin Luther Quotes di Quoteswave, l’unica a offrire un servizio di notifica quotidiana. In questo modo essa assicura una presenza giornaliera dell’utente nell’applicazione, con conseguente e giustificato interesse da parte delle realtà pubblicitarie. Inoltre, nonostante il titolo, l’app non si limita alle sole citazioni (peraltro ben suddivise in categorie), ma propone anche una sezione dedicata alla biografia del personaggio. A ciò si aggiunge la possibilità di organizzare i contenuti in base alle proprie preferenze, di conoscere le citazioni più popolari nella sezione «Top 20» e, infine, di personalizzare le impostazioni del font.


L'app Martin Luther Quotes di Quoteswave

Al secondo posto di questa classifica, grazie alla sua semplicità, si piazza Martin Luther King di Prometheus. L’elegante forma del testo e la presenza di un unico comando, quello della condivisione, fanno sì che l’applicazione sia facilmente fruibile da qualsiasi utente. Tuttavia, la linea sottile tra l’essenzialità delle informazioni e la mancanza di contenuti è spesso labile. Le citazioni non sono datate né organizzate in categorie, bensì si preferisce indicare l’autore che, ovviamente, è sempre lo stesso!

La medesima assenza di precisione è presente anche in Martin Luther King to Share, l’app sviluppata da Marco Piaggio. Un peccato vista la quantità e la ricercatezza dei contenuti proposti e la volontà di raggiungere anche l’utenza italiana (le citazioni sono state tradotte in italiano). Inoltre, originale è la funzione audio per le citazioni, anche se appare discutibile la scelta di utilizzare una voce femminile elettronica, molto simile a quelle installate nei navigatori.

In conclusione, la tendenza a riproporre le citazioni di personaggi storici è particolarmente diffusa sul web. Tuttavia ho l’impressione che a occuparsene siano soprattutto degli appassionati della materia, motivo per cui emergono incompletezza e inattendibilità dei contenuti. A ciò si aggiunga il fatto che, di base, le applicazioni e le citazioni non possono essere considerate degli strumenti sufficienti per inquadrare un personaggio o per comprendere il contesto storico in cui questo è vissuto. Eppure la divulgazione storica e chi ne usufruisce passano anche di qui.

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