
Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare del pellegrinaggio verso Santiago de
Compostella. Questo fenomeno recente ha rinverdito un interesse latente verso i
pellegrinaggi in generale. Un fenomeno, quello di Compostella, voluto e
costruito mobilitando proloco, enti del turismo e mondo ecclesiastico, ma il
suo successo è evidentemente determinato da una necessità sentita, dal bisogno
di riappropriazione di un interiorità che la vita quotidiana attuale ci nega.
Oltre
le varie pubblicazioni e i libri ispirati da questa esperienza, il
web risulta la cassa di risonanza più efficace, ed infatti non mancano i siti che si
preoccupano di raccogliere consigli, diffondere informazioni e di condividere
esperienze. Volevo qui segnalare la
recente creazione da parte del Ministero dei Beni Culturali di un sito dedicato
alle vie francigene del sud – www.viefrancigenedelsud.it – . L’interesse del
MIBAC attesta il valore
storico-culturale di questa tradizione e il suo perpetuarsi diventa un mezzo di preservazione del nostro
patrimonio artistico e ambientale.

La Puglia, soprattutto in
epoca medievale ha conosciuto un intenso flusso di pellegrini, che percorrevano
la via Appia, la via Traiana e le loro ramificazioni, lungo le quali erano disseminati
santuari, monasteri, chiese, cappelle, grotte, ospizi e ospedali per i
pellegrini. Tra le tante strade, i sentieri e i tratturi che facevano corona
all’Appia e alla Traiana, assunse particolare importanza la cosiddetta via Sacra
Langobardorum, che indica la via che penetrava nel Gargano da sudovest e che
era percorsa principalmente dai Longobardi di Benevento, che nel culto di San
Michele avevano ritrovato molte delle caratteristiche della loro principale
divinità pagana. Tra l’altro è sempre di quest’anno il riconoscimento
dell’UNESCO, attribuito a Monte Sant’Angelo e alla via Sacra Longobardorum
quali patrimonio dell’umanità, c’è quindi da aspettarsi un’ulteriore crescita
delle iniziative di promozione.
La storia del culto dell’arcangelo e la
fondazione del suo santuario si fanno risalire al V secolo e gia dal VI secolo
risalgono le prime tracce dei pellegrini in questo luogo, il che dimostra come
questo pellegrinaggio sia anteriore anche a quello di Compostella, il famoso “camino
jacobeo”.
Il sito si presenta
con una grafica semplice e una scelta cromatica distensiva, pensata per quanti
scelgono di viaggiare con lentezza. Dall’homepage abbiamo accesso ai contenuti, presentati brevemente in singoli riquadri e comunque sempre disponibili nella
barra dei menu.