lunedì 28 luglio 2014

Il Fascismo e la sua Architettura. Alla scoperta del razionalismo italiano con il CE.S.A.R (Centro Studi Architettura Razionalista).

“Fascio e martello, viaggio per le città del duce” di Antonio Pennacchi, ha rappresentato nel 2008 una pietra miliare per lo sdoganamento di un tema spinoso dietro al quale, per diversi decenni, si è fatto della retorica politica, campo di scontri ideologici mai veramente sopiti. Pasolini già aveva indicato la strada da seguire quando, nel lontano ’74, la Rai trasmise un breve documentario “Pasolini e …la forma della città” a cura di Paolo Brunatto nel quale veniva riabilitata Sabaudia: “[…]Sabaudia è stata creata dal regime però non ha niente di fascista in realtà […]”.

 Cosa fare quindi delle migliaia di edifici ereditati dal periodo nefasto della dittatura dopo essersi ricordati di non compiere una defascistizzazione del contesto storico, ossia non approfondendo i rapporti di causa-effetto tra architetti e Mussolini e tra architettura e fascismo? Spesso l’establishment degli storici italiani è rimasto confinato dietro la cortina di ferro dello scontro ideologico, incapace di rimarginare una ferita che dopo 70 anni dovrebbe essere chiusa. Le Sovrintendenze hanno pensato a catalogare e a tutelare il vasto patrimonio storico-architettonico disperso, Pennacchi ha portato il tema all’interno delle case, anche tra coloro che erano soliti osservare ingenuamente la pomposità dei palazzi delle questure, delle caserme e degli istituti assistenziali disseminati a migliaia in tutt’Italia. A Roma, pochi anni prima che il fenomeno diventasse di massa, sorse un “movimento” lungimirante, un gruppo di architetti decise di “compromettersi” affrontando in modo storico-scientifico, lontano dalla strumentalizzazione politica dell’architettura, l’interessante periodo che ha contraddistinto i vent’anni di regime, analizzando le correnti architettoniche, le riviste scientifiche del settore, le evoluzioni urbanistiche. Nacque così, il 10 maggio 2006, il CE.S.A.R, Centro Studi Architettura Razionalista (Fondazione CE.S.A.R onlus). Il CESAR è oggi il principale soggetto in Italia che si occupa di tutela, restauro e valorizzazione di edifici e complessi urbanistici di matrice razionalista frutto di una concezione urbanistica capace di coniugare funzione sociale e pregio architettonico. Promuove e organizza convegni, corsi di formazione, seminari, mostre; imbastisce collaborazioni con enti scientifici, universitari, istituzioni pubbliche e private. I due settori di attività – culturale e restauro-tutela – si intervallano tra loro, si completano e si autoalimentano in una capacità d’azione multidisciplinare e multisettoriale. Molti architetti di fama internazionale hanno appoggiato l’intento, da Léon Krier (urbanista, consulente del Principe Carlo d’Inghilterra) – che è all’interno del Comitato Scientifico- a Fuksas. 
Va ricordato che, spesso, il CESAR agisce e opera in stretto contatto con gli enti pubblici; ciononostante nelle strategie di comunicazione che caratterizzano l’era digitale, ha deciso di elaborare un portale internet attraverso il quale è possibile scandagliare il tanto materiale prodotto dalla Fondazione in questi anni. Un portale sobrio, ben organizzato e, allo stesso tempo, efficace, anche se dovrebbe essere arricchito con materiale che potrebbe – a latere degli scopi della fondazione – integrare e completare il vasto panorama dell’architettura razionalista in Italia, configurandosi come il principale sito internet del settore: una proposta inerente potrebbe essere l’inserimento di una sezione con carta geo-referenziale, ove sia possibile consultare il materiale razionalista di ogni città della penisola catalogato e fotografato. Esplorare il sito è molto semplice, a partire dalle sezioni del pannello di controllo, in rosso sulla sinistra, intuitive ed immediate.
 Tra le voci di maggior interesse c’è “Editoria”, suddivisa in quattro sottotemi (Bimestrale, Quaderni, Critica alla Modernità, Pubblicazioni) nella quale è possibile consultare on-line il materiale elaborato che si contraddistingue per l’alto valore scientifico. Il pdf disponibile è apprezzabile in quanto ci permette di venir a contatto con immagini e disegni di pregio e in alta definizione. “L’alluminio nell’E42- l’arco imperiale”, “Angiolo Mazzoni e l’architettura futurista” sono solo alcuni dei tanti documenti che si possono trovare in modalità totalmente gratuita.

La sotto-sezione Critica alla Modernità ospita le riflessioni dei maggiori architetti contemporanei che svolgono una serrata critica al “pensiero modernista dominante”, come Nikos A. Salingaros e CamilianDemetrescu, del quale è presente un inserto speciale in dvd ed interamente consultabile. Nella sezione Multimedia si possono poi vedere diversi video ed interviste ad architetti di fama; non passa però inosservato il video “Eurininterrotta”, dove viene inscenata la grandezza del quartiere Eur a Roma mediante una ricostruzione tridimensionale del piano originale dell’E42, secondo i disegni originali conservati presso l’archivio Eur; da notare anche la ricostruzione virtuale dell’edificio del Teatro Imperiale, mai realizzato, disegnato da Moretti. Attraverso la sezione “Articoli” invece – che raccoglie gli articoli usciti sui quotidiani locali e nazionali sull’architettura razionalista- possiamo renderci conto dell’interesse riportato verso questa materia sia dagli esperti del settore che, pian piano, dalle amministrazioni pubbliche. Quel movimento di riscoperta consolidatosi a Roma circa 10 anni fa è diventato oggi di tendenza; è giusto segnalare il progetto ATRIUM (Architecture of Totalitariam Regimes of the XX century in Urban Management), una rotta culturale europea – che ha come capofila il Comune di Forlì- che si propone la valorizzazione economica del patrimonio architettonico ereditato dai regimi totalitari del XX secolo, fascisti e comunisti, in 11 paesi d’Europa. Il portale internet CE.S.A.R, porta di ingresso attraverso cui scoprire ed iniziare l’approccio verso l’architettura di regime, necessita di un continuo aggiornamento che non sempre è presente. Diverse migliorie possono essere apportate, da un restyling grafico alla creazione di un patrimonio fotografico e di un data base in cui consultare i progetti in versione open source.

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