“E-Review” è la rivista
on line degli Istituti Storici dell’Emilia-Romagna in rete. Si tratta di un
progetto, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, la cui finalità è decisamente
innovativa: trasmettere sapere storico contemporaneo attraverso uno strumento
mediaticamente efficace come il web. Se poi, come si legge nella sezione “Chi
siamo”, questo progetto si pone “l’obiettivo di aprire un canale di
comunicazione storiografica che superi i confini accademici e favorisca la
costruzione di un dialogo con la società”, l’intento diventa anche meritorio,
utile e, visti i tempi, più che mai necessario.All’indirizzo http://e-review.it
dunque è possibile visualizzare contenuti sia multimediali che testuali. L’utenza di riferimento non è solo locale, ma anche nazionale e internazionale.
E’ uno spazio virtuale da cui possono attingere sia gli specialisti che i
semplici appassionati di storia.Lo spazio temporale considerato è quello della
storia contemporanea in generale, ma gli argomenti privilegiati riguardano
nello specifico la Seconda Guerra mondiale, le trasformazioni degli anni
Sessanta e il passaggio tra il XX e il XXI secolo.Il punto di vista, nonchè le vicende storiche analizzate
e proposte, sono prevalentemente riconducibili al territorio emiliano-romagnolo,
ma la valenza dei fatti qui riportati e l’interpretazione complessiva è
caratterizzata da una visione globale. Inoltre, l’interdisciplinarietà delle
tematiche affrontate arricchisce il sito di argomenti di interesse generale che
attraversano ambiti vari e differenti: geografia,
antropologia, scienza delle comunicazioni, ma anche arte, letteratura, etc.Un esempio concreto: nella sezione “#patrimonio”
(non casuale il richiamo al “twitteriano” hashtag) viene proposto un articolo
di presentazione del progetto dell’Istoreco (Istituto per la Storia della
Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia) A.R.S. - Art Resistance Shoah, in merito
alla memoria storica considerando le arti visive che commemorano la Resistenza
e la Shoa. Nell’articolo di conseguenza vengono riportate immagini artistiche
per agevolarne la comprensione e per rimanere nella dimensione della
multimedialità.
Questo pezzo, così come gli altri pubblicati da
questa rivista, è corredato di una scheda laterale che sintetizza i riferimenti
principali dell’elaborato (è segnalata anche la dicitura corretta che si deve
utilizzare per citarlo); mentre sotto il titolo – e prima dell’inizio
dell’articolo – si trova un “abstract” (che con poche parole, sia in italiano
che in inglese, rende l’idea del contenuto trattato) e l’indice dei paragrafi.
Tutti gli articoli hanno
una valenza scientifica e le caratteristiche innovative dello strumento
utilizzato non compromettono affatto il rigore storiografico attraverso i quali
vengono proposte le ricerche e gli argomenti.
Senza dubbio interessante
la rubrica “#corrispondenze”, in cui si segnalano iniziative culturali che
riguardano la storia contemporanea e che si svolgono sul territorio regionale.
La rivista è presente con
una pagina su facebook e con un profilo anche su twitter. Purtroppo gli
utenti che seguono la rivista su questi due social network sembrano essere pochi (in base
al numero di “mi piace” e di follower). Se l’aggiornamento fosse più frequente
e si susseguissero più o meno quotidianamente anche brevi commenti e/o
considerazioni (anche su specifiche tematiche), supportate da video o immagini –
in modo da offrire l’idea di una maggiore dinamicità – sicuramente questo
interessante e innovativo progetto avrebbe un riscontro positivo molto più
ampio.
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