mercoledì 20 luglio 2016

Un museo della storia delle case


Il Geffrye Museum, nato nel 1914 ad opera del  London County Council, si trova in una zona di Londra fuori dai quelli che vengono ritenuti i “grandi” centri del turismo, quali Holborn, Piccadily, Kensington e Westminster. Il quartiere in cui sorge, Hackney, era ritenuto uno dei più poveri di Londra, fino a quando la municipalità di Tower Hamltes ha avvitato un processo di rivalutazione di tutta la zona, che ha portato allo sviluppo di nuovi centri turistici quali il Regents Canal, Shoredich, Hackney Park. Di questa rivalutazione il Geffrye Museum ha sicuramente beneficiato, sia a livello di visitatori che di visibilità. 

Una delle strategie più interessanti è stata quella di costituire un nuovo sito internet (http://www.geffrye-museum.org.uk/ ) che spiegasse che cosa raccoglie il Geffrye Museum.
 Infatti questo non è un museo come tutti gli altri, ma è un museo della storia delle case, nel quale sono ricostruite delle stanze completamente arredate relative ai vari periodi storici dal XVII al XX secolo, nonché i giardini solitamente afferenti alle case del periodo. L’argomento è altamente interessante, quanto difficile e forse di nicchia. Da visitatore vi posso però assicurare che il Museo è bellissimo e la storia delle case è veramente spiegata in maniera chiara e comprensibile, attraverso anche elementi digitali quali audioguide e filmati esplicativi. Ma andiamo per ordine analizzando il sito.



Per chiunque non abbia visitato di persona il museo, il sito internet risulta estremamente utile e ben organizzato, tale da far comprendere il contenuto del museo e questo argomento così particolare.



Già dalla schermata iniziale, semplice e organizzata, si può capire di che museo si tratta e le innumerevoli iniziative organizzate nei vari periodi dell’anno dai visitatori.
Cliccando, poi, sulla sezione in alto “Explore The Geffrye” si  aprono sei riquadri dal titolo “Period Rooms”, “Almhouses” ,“Gardens” ,“Also Explore”, “360Panoramas” e “Virtual Tour” sono quelli più interessanti e anche quelli più accessibili anche al turismo di massa. Queste 6 sezioni sono riportate anche nel menu a tendina sinistra della schermata.


In “Period Room” sono analizzate in linea generale le varie stanze presenti nel Museo e sotto ci sono dei rimandi nel dettaglio a le particolari stanze (es. Drawing Room, 1830). Per ognuna delle stanze, che sono relative al periodo dal 1630 al 1998, è presente anche la “360 view of The …” e il “Virtual Tour”, in rimando anche alle sezioni sopra citate.





La 360 View si presenta con un’inquadratura molto a grandangolo e quindi sproporzionata. Nonostante questo però, riesce sicuramente a dare al visitatore un senso generale di cosa sia presente nella stanza prescelta.



Una delle parti più interessanti è sicuramente quella dedicata ai “Gardens”, anch’essa suddivisa in periodi. Per ogni periodo (es. 17th century period garden) sono presenti, oltre una breve storia, l’elenco di tutte le piante presenti e un piccolo podcast .


Nei podcast si può ascoltare una voce narrante che, a seconda del tipo di giardino, illustra e descrive le erbe presenti e i rimedi che all’epoca si potevano ottenere tramite esse. Anche in questa sezione, per ognuno dei periodi, è possibile visitare il giardino attraverso le 360 View e il “Virtual Tour”.


Nella sezione “Virtual Tour” si ha per l’appunto un tour virtuale di tutto il museo. Per ogni stanza c’è una piccola storia e sono segnalati gli oggetti più interessanti e d’epoca con annessa spiegazione. Gli oggetti di spicco sono segnalati attraverso il simbolo rappresentante un buco della serratura.



Nella pagina iniziale di “Virtual Tour” da segnalare è il link “searching for objects”, che rimanda alla sezione “Collection”, nella quale sono contenuti in sottosezioni  tutti gli oggetti presenti nel Museo. 



Per ognuna delle sottosezioni (ad ex. Textile Sample Books) sono presenti una storia generale della sottosezione e i vari oggetti presenti. Per ognuno degli oggetti è presente una scheda molto accurata, in cui è possibile vedere con maggiore precisione l’oggetto selezionato per l’analisi.
A questa pagina di può accedere anche dal menu in alto chiamato appunto “Collection”. 

Questa sezione è molto ampia perché oltre a contenere questo interessantissimo archivio digitale, ha altre sottosezioni in cui si possono analizzare le “Life in the living room 1600-2000” e  “Image of the real homes”.




Nella prima sono presenti quattro simboli rappresentanti un buco della serratura che ci rimandano a 4 living room nel XVII, XVIII, XIX e XX secolo. In ognuno di essi sono raccolti e archiviati tantissimi particolari interessanti quali ad esempio: il pavimento, i mobili, il riscaldamento, la luce, gli ornamenti, i dipinti, i tessuti, i muri, ed esempi di case ancora esistenti. Tutta la sezione risulta estremamente interessante ed educativa.



Nella parte di “Image of real homes” sono per l’appunto raccolte e archiviate tantissime case storiche. Quelle digitalizzate sono solo alcune delle fotografie presenti nell’archivio materiale e cartaceo contenuto nella biblioteca del Geffrye Museum, e sicuramente permettono di immaginare ed apprezzare la bellezza e la vastità del patrimonio museale.

Questo sito risulta molto completo e interessante, anche per un pubblico non specializzato nel settore. Le immagini sono accattivanti e le iniziative sono ben illustrate e spiegate; queste ultime non solo riguardano i turisti, ma anche i bambini e gli adulti del quartiere.

Il sito è costruito in maniera tale che anche il visitatore, che non ha modo di andare fisicamente nel Museo, riesce ad avere un’idea abbastanza precisa del contenuto dello stesso e delle sue finalità conoscitive ed educative.

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