Il Geffrye Museum, nato nel 1914 ad opera del London County Council, si trova in una
zona di Londra fuori dai quelli che vengono ritenuti i “grandi” centri del
turismo, quali Holborn, Piccadily, Kensington e Westminster. Il quartiere in
cui sorge, Hackney, era ritenuto uno dei più poveri di Londra, fino a quando la
municipalità di Tower Hamltes ha avvitato un processo di rivalutazione di tutta
la zona, che ha portato allo sviluppo di nuovi centri turistici quali il
Regents Canal, Shoredich, Hackney Park. Di questa rivalutazione il Geffrye
Museum ha sicuramente beneficiato, sia a livello di visitatori che di
visibilità.
Una delle strategie più interessanti è stata quella di costituire
un nuovo sito internet (http://www.geffrye-museum.org.uk/ ) che spiegasse che cosa raccoglie il Geffrye Museum.
Infatti questo non è un museo come tutti gli altri, ma è un museo della storia
delle case, nel quale sono ricostruite delle stanze completamente arredate
relative ai vari periodi storici dal XVII al XX secolo, nonché i giardini
solitamente afferenti alle case del periodo. L’argomento è altamente
interessante, quanto difficile e forse di nicchia. Da visitatore vi posso però
assicurare che il Museo è bellissimo e la storia delle case è veramente
spiegata in maniera chiara e comprensibile, attraverso anche elementi digitali
quali audioguide e filmati esplicativi. Ma andiamo per ordine analizzando il
sito.
Per chiunque non abbia visitato di persona il museo, il sito
internet risulta estremamente utile e ben organizzato, tale da far comprendere
il contenuto del museo e questo argomento così particolare.
Già dalla schermata iniziale, semplice e organizzata, si può capire
di che museo si tratta e le innumerevoli iniziative organizzate nei vari
periodi dell’anno dai visitatori.
Cliccando, poi, sulla sezione in alto “Explore The Geffrye” si aprono sei riquadri dal titolo “Period
Rooms”, “Almhouses” ,“Gardens” ,“Also Explore”, “360Panoramas” e “Virtual Tour”
sono quelli più interessanti e anche quelli più accessibili anche al turismo di
massa. Queste 6 sezioni sono riportate anche nel menu a tendina sinistra della
schermata.
In “Period Room” sono analizzate in linea generale le varie stanze
presenti nel Museo e sotto ci sono dei rimandi nel dettaglio a le particolari
stanze (es. Drawing Room, 1830). Per ognuna delle stanze, che sono relative al
periodo dal 1630 al 1998, è presente anche la “360 view of The …” e il “Virtual
Tour”, in rimando anche alle sezioni sopra citate.
La 360 View si presenta con
un’inquadratura molto a grandangolo e quindi sproporzionata. Nonostante questo
però, riesce sicuramente a dare al visitatore un senso generale di cosa sia
presente nella stanza prescelta.
Una delle parti più interessanti è sicuramente quella dedicata ai
“Gardens”, anch’essa suddivisa in periodi. Per ogni periodo (es. 17th century
period garden) sono presenti, oltre una breve storia, l’elenco di tutte le
piante presenti e un piccolo podcast .
Nei podcast si può ascoltare una voce
narrante che, a seconda del tipo di giardino, illustra e descrive le erbe
presenti e i rimedi che all’epoca si potevano ottenere tramite esse. Anche in
questa sezione, per ognuno dei periodi, è possibile visitare il giardino
attraverso le 360 View e il “Virtual Tour”.
Nella sezione “Virtual Tour” si ha per l’appunto un tour virtuale di
tutto il museo. Per ogni stanza c’è una piccola storia e sono segnalati gli
oggetti più interessanti e d’epoca con annessa spiegazione. Gli oggetti di
spicco sono segnalati attraverso il simbolo rappresentante un buco della
serratura.
Nella pagina iniziale di “Virtual Tour” da segnalare è il link
“searching for objects”, che rimanda alla sezione “Collection”, nella quale
sono contenuti in sottosezioni tutti gli
oggetti presenti nel Museo.
Per ognuna delle sottosezioni (ad ex. Textile Sample
Books) sono presenti una storia generale della sottosezione e i vari oggetti
presenti. Per ognuno degli oggetti è presente una scheda molto accurata, in cui
è possibile vedere con maggiore precisione l’oggetto selezionato per l’analisi.
A questa pagina di può accedere anche dal menu in alto chiamato
appunto “Collection”.
Questa sezione è molto ampia perché oltre a contenere
questo interessantissimo archivio digitale, ha altre sottosezioni in cui si
possono analizzare le “Life in the living room 1600-2000” e “Image of the real homes”.
Nella prima sono presenti quattro simboli rappresentanti un buco
della serratura che ci rimandano a 4 living room nel XVII, XVIII, XIX e XX
secolo. In ognuno di essi sono raccolti e archiviati tantissimi particolari
interessanti quali ad esempio: il pavimento, i mobili, il riscaldamento, la
luce, gli ornamenti, i dipinti, i tessuti, i muri, ed esempi di case ancora
esistenti. Tutta la sezione risulta estremamente interessante ed educativa.
Nella parte di “Image of real homes” sono per l’appunto raccolte e
archiviate tantissime case storiche. Quelle digitalizzate sono solo alcune
delle fotografie presenti nell’archivio materiale e cartaceo contenuto nella
biblioteca del Geffrye Museum, e sicuramente permettono di immaginare ed apprezzare
la bellezza e la vastità del patrimonio museale.
Questo sito risulta molto completo e interessante, anche per un
pubblico non specializzato nel settore. Le immagini sono accattivanti e le
iniziative sono ben illustrate e spiegate; queste ultime non solo riguardano i
turisti, ma anche i bambini e gli adulti del quartiere.
Il sito è costruito in maniera tale che anche il visitatore, che non
ha modo di andare fisicamente nel Museo, riesce ad avere un’idea abbastanza precisa
del contenuto dello stesso e delle sue finalità conoscitive ed educative.
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