martedì 19 luglio 2016

Vigevano, città ducale.

A poca distanza da Milano e Pavia, e per molto tempo al centro dei dissidi tra le due città, sorge Vigevano, considerata “capoluogo” della Lomellina, quella parte della Provincia di Pavia adagiata tra i corsi dei fiumi Sesia, a est, e Ticino, a ovest. Terra di acque, di fiumi, rogge e canali, dedita da secoli alla coltura risicola e all’allevamento intensivo di bestiame. Terra agricola e primitiva, ma terra anche di bellezza e pregevoli opere d’arte.
Protagonista indiscussa dell’industria calzaturiera italiana durante gli anni del secondo dopoguerra, come evidenziato dalla celebre serie di romanzi dedicati alla città, ad opera di Lucio Mastronardi, con la crisi che ha investito quel determinato settore industriale Vigevano ha dovuto rispolverare il proprio passato per cercare di mettere in evidenza, ancora una volta, il proprio nome, e di legarlo così alla Storia e all’Arte.
Il nome di Vigevano è legato a quello della Piazza Ducale, il baricentro della vita sociale della città e fulcro dell’opera artistica di Bramante, che, sotto il regno di Ludovico il Moro, signore di Milano, inaugurò la Piazza nel 1494, avendo avuto come “collega”, tra gli altri, il genio di Leonardo da Vinci.




Il Comune di Vigevano cerca, attraverso il proprio sito internet, di indirizzare il turista verso questo gioiello dell’arte rinascimentale italiana, proponendo anche diversi itinerari nella zona, cercando quindi di favorire lo sviluppo turistico di un territorio non certamente conosciuto al grande pubblico, nonostante la vicinanza con Milano, a causa delle poco lungimiranti politiche degli scorsi decenni.
Come si può vedere dalla schermata principale dedicata al turismo, il sito si articola in sottosezioni che possono essere navigate anche in lingua inglese.
Oltre alla galleria fotografica e alla correlata sezione descrittiva dei principali monumenti della città, il sito propone all’utente il cicloturismo, utile a esplorare le vie cittadine del centro storico, e itinerari attraverso l’altra grande attrazione della zona, l’Area Naturalistica del Parco del Ticino, polmone verde provinciale visitabile in bicicletta o a piedi tramite sentieri che, di ponte in ponte e di bosco in bosco, condurranno fino al Ponte di barche di Bereguardo e, più in là, fino a Pavia.





Ascrivibili al genio di Leonardo da Vinci, esistono sul territorio vigevanese “punti focali” della sua produzione architettonica, e anch’essi sono indicati nel sito del Comune di Vigevano: si tratta della Sforzesca, al momento piccola frazione comunale, al tempo di Ludovico il Moro, invece, villa padronale di campagna, e del Mulino di Morabassa, dono nuziale del Moro a Beatrice d’Este e oggi sede di una mostra permanente su Leonardo.



Il sito, non particolarmente aggiornato per quanto riguarda layout e design, è comunque ben fatto, di facile navigazione e intuitivo, oltre che utile al navigatore-turista per quanto riguarda informazioni necessarie alla visita in città:




Naturalmente ci sarebbero molte altre cose da descrivere, ma, nonostante Vigevano non compaia nella parte alta della classifica delle destinazioni turistiche italiane, è consigliato andare a farvi visita: a mezz’ora di treno da Milano è possibile scoprire un piccolo angolo di provincia, incastonato tra le risaie e il fiume, su cui secoli e secoli fa il Signore di Milano decise di investire risorse per il piacere suo personale e dei suoi sudditi, persone come noi, che poterono ammirare, proprio come facciamo noi oggi, quel grandioso manufatto rinascimentale che ha reso il centro cittadino una piccola perla in mezzo alla campagna.

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