AreaStorica
è un’app recentemente realizzata dal Ministero della Difesa con lo scopo di avvicinare un pubblico vasto ed eterogeneo alla storia
militare nazionale, mettendo al contempo a disposizione parte del patrimonio
documentale conservato negli archivi di Ministero ed Armi. Gratuita e
disponibile per iOS, Blackberry, Windows Phone ed Android, AreaStorica si
caratterizza per una grafica semplice quanto immediata che rende l’esperienza
di navigazione subito piacevole e davvero alla portata di tutti.
Fin dalla
Home scorrono in presentazione fotografie provenienti dagli archivi storici di
Ministero della Difesa, Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri e
che ne descrivono un’interessante storia per immagini. Un’intera sezione è dedicata al Centenario della Grande Guerra,
o meglio agli eventi per esso organizzati di cui vengono fornite brevi descrizioni
complete di link appositi. I Luoghi
della Memoria è invece a sua volta suddiviso in tre sottosezioni (Zone Monumentali, Sepolcreti, Monumenti e
Sacrari) ognuna delle quali presenta un elenco di luoghi di cui vengono fornite
foto, descrizioni anche molto dettagliate ed informazioni riguardo il periodo
storico a cui sono collegati. La Banca
Dati dei Caduti permette invece di ricercare, inserendone il nominativo, il luogo di sepoltura dei caduti in guerra e
l’eventuale presenza nell’Albo d’Oro della Prima Guerra Mondiale. Molto
interessante è anche la sezione Video, in cui filmati d’epoca opportunamente
commentati vengono a creare un campionario di minidocumentari, a cura del
canale “AreaStorica” della WebTV del Ministero della Difesa . Le
successive sezioni rimandano infine alle rispettive aree storiche curate da Stato
Maggiore della Difesa, Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare ed Arma
dei Carabinieri.
Interessantissimi
le foto e i filmati d’epoca fruibili ad ottima risoluzione, come l’elenco dei
luoghi della memoria opportunamente recensiti e a vario titolo collegati con il
Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra. Lodevole infine la volontà
di mettere a disposizione la Banca Dati dei Caduti e delle loro sepolture a
chiunque, per motivi personali o di ricerca, ne sentisse la necessità.
Impeccabile
dal punto di vista della realizzazione tecnica, l’app sembra però soffrire di qualche
carenza sul piano progettuale. In
controluce traspare infatti il solito peccato originale che vizia
irrimediabilmente molta parte della produzione multimediale di argomento
storico: quello di considerare il mezzo
multimediale come una mera estensione del testo scritto tradizionale, di cui si
riprendono tanto le strutture che i linguaggi.
AreaStorica pur essendo un’app riporta in realtà abbastanza fedelmente la configurazione e una
buona parte delle pagine della sezione Area Storica del sito del Ministero
della Difesa, esso stesso navigabile attraverso un minibrowser interno che si
apre, seppure in maniera non subito evidente,
selezionando alcune delle sottosezioni.
da notare i tasti di navigazione del browser in alto a destra ed il menù del sito del Ministero della Difesa al centro |
La maggior parte dei
contenuti sono d’altra parte testi,
anche piuttosto lunghi per un prodotto agevole e veloce come l'app. Le immagini e i video sono presenti in
quantità decisamente minore, in sezioni meno curate (alcuni dei video ad
esempio si interrompono bruscamente senza trattare il tema del titolo), spesso
senza didascalie adeguate e quasi sempre come aggiunta al testo scritto (alcune
delle immagini che accompagnano i testi non sono inoltre selezionabili, ed è
quindi impossibile ingrandirle a sufficienza per poterle vedere chiaramente
sullo schermo di uno smartphone o di un tablet).
Un apposito
tasto permette di condividere la maggior parte dei contenuti tramite mail,
social networks e servizi di messaggistica. L’interattività concessa da
questa app però si ferma qui. La navigazione procede per sezioni statiche,
piuttosto lineari e non collegate tra loro, costringendo di fatto l’utente a
seguire un percorso preimpostato e a dover tornare ogni volta al menù
principale per esplorare le altre sezioni. Queste presentano inoltre un notevole grado di disomogeneità tra
loro, evidente soprattutto dall’inevitabile confronto tra le parti riguardanti
le singole armi, tradendo così la mancanza di un progetto unitario uniforme a favore
di una sorta di collage di progetti simili ma distinti.
aree storiche di Marina e Carabinieri a confronto |
Si ha poi
spesso l’impressione che non vengano sfruttate in pieno le potenzialità di uno
strumento, l’app appunto, interessante proprio per la flessibilità e la
“leggerezza” di fruizione che offre. In questo senso esemplare è il caso della
sezione dedicata ai Sepolcreti: dalla lista si accede alle schede singole di
ossari e sacrari, le quali contengono sì
gli orari di apertura e le indicazioni stradali per raggiungerli, ma senza
nessuna mappa che ne indichi visivamente la posizione. Una buona parte dei sepolcreti sono inoltre dedicati ai caduti della Grande
Guerra e sono dunque posizionati in una zona geografica relativamente
ristretta, ideale per suggerire percorsi d’insieme anche fisici, magari tramite
una mappa più o meno interattiva che ne indichi anche la vicinanza ai luoghi
degli eventi bellici a cui sono collegati (che sono per altro trattati in una
sezione ben distinta e di nuovo non comunicante con questa).
Il
materiale messo a disposizione tramite questa app è nell’insieme molto
interessante ed istruttivo: le foto d’epoca o recenti, i video, i luoghi della
memoria e la banca dati dei caduti sono
di fatto un patrimonio nazionale, che Area Storica ha di certo il merito di
aver reso fruibile alla collettività tramite un mezzo tecnologico alla portata
di tutti. Un’impostazione progettuale forse troppo rigidamente ancorata a mezzi
comunicativi tradizionali ha però imbrigliato le potenzialità del prodotto,
rendendolo certamente adatto ad un pubblico mediamente esperto o appassionato
della storia militare ma poco allettante per molti altri, svilendo almeno in parte l’ottimo proposito di “valorizzare e
diffondere tutto il patrimonio storico presente sul portale della Difesa e nei
siti delle Forze Armate” e di “conoscere e approfondire tutto ciò che è legato
alla Grande Guerra, della quale quest’anno ricorre il Centenario”.
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