venerdì 16 marzo 2012

Una fruizione "cinetica" della storia: l'atlante interattivo di Gerardo Mercatore



A Bologna presso Palazzo Poggi fino al 9 aprile 2012, è possibile percorrere un viaggio interattivo alla scoperta di un affascinante volume: Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et
fabricati figura
del cartografo fiammingo Gerhard Kremer, noto in Italia come Gerardo Mercatore (1512–1594). L'opera, pubblicata nel 1595 (ma l’esemplare in mostra è del 1630, anno della sua decima ristampa), raccoglie i disegni di cento carte geografiche dell’epoca e presenta nel frontespizio un'inedita immagine del titano Atlas
che non soccombe sotto il peso del mondo, come appare nelle più comuni iconografie del tempo, ma lo tiene fra le mani, lo esplora, con l'idea di affermare le potenzialità conoscitive della geografia.




Prendendo spunto da questa immagine, tre ricercatori dell'Ateneo di Bologna, Marco Roccetti Gustavo Marfia e Angelo Semeraro, hanno messo a punto un software che consente ai visitatori, con un piccolo sforzo fisico, di sfogliare virtualmente le mappe di Mercatore mettendo in movimento, come il titano Atlas, braccia, mani e dita. Non ci sono schermi tattili, non ci sono video tridimensionali; tutto ciò che è servito è una webcam, un proiettore e un telo bianco di fronte al quale si pone in piedi il visitatore che intende sfogliare virtualmente il volume: basta alzare le mani, muoverle sulle icone presenti in una semplice barra di navigazione e il viaggio comincia. Il tutto accompagnato da un sottofondo musicale. Alcune criticità riguardano l'accesso alla tecnologia: purtroppo consentito ad una solo persona alla volta. Inoltre le digitalizzazioni delle mappe, per ora solo venti su cento, non offrono ulteriori possibilità di interazione attraverso l'apertura di finestre di approfondimento.





L'aspetto più innovativo del progetto è che un unico
spazio (la sala dedicata al ciclo pittorico di Susanna e i vecchioni del museo di Palazzo Poggi) sono ospitati sia l'originale volume seicentesco, conservato all'interno di una teca, sia l'applicazione che ne rende virtualmente accessibili i contenuti. Quest'ultima infatti si fonda sul concetto di “Mixed Reality” (MR): un sistema a realtà mista che consente a oggetti fisici e digitali di coesistere e interagire fra loro nel pieno rispetto delle differenti identità. Un esperimento interessante sul piano della scelta dei linguaggi comunicativi, dove traspare l'intento di porre al centro il visitatore, che da semplice fruitore passivo della storia, interagisce fisicamente costruendosi un autonomo percorso di conoscenza. Dunque l'atlante virtuale di Mercatore rappresenta un esempio virtuoso e originale di gestione del patrimonio culturale attraverso l'utilizzo di una tecnologia sensibile, che non separa, non distrugge ma si pone al servizio di una migliore fruizione della storia.

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