lunedì 22 febbraio 2016

Canzoni contro la guerra: percorrendo il Sessantotto

Mentre piovono sul territorio iracheno le prime bombe statunitensi, firmate George W. Bush, la stessa sera del 20 marzo 2003 prende vita un sito interamente dedicato alle canzoni contro la guerra. C'è chi crede al Fato, chi alla Divina Provvidenza, chi alla possibilità di seguire una strategia eccellente. Siamo cinici, allora, e premiamo gli autori del sito complimentandoci per la tempistica. Ripreso fiato dal faticoso applauso, è possibile gettarsi nell'analisi di un sito web, brutto ma ricco. Risulta complicato esprimere un giudizio estetico, sarebbe indecoroso.
E chi scrive crede che dell'estetica sia interessato poco agli autori, concentrati più sulla qualità contenutistica del sito. I 24.926 pezzi di 7600 autori diversi,con orgoglio annunciati dalla home page, possono rendere l'idea dell'enorme lavoro svolto da chi ha dato vita a questa risorsa. Ma, soprattutto, delle potenzialità di questo strumento. Chi avesse interesse a fare una ricerca, solo per fare un esempio a caso, sul Sessanotto trova in questo sito una sua esaustiva colonna sonora. I percorsi sono semplici da seguire. Cinque differenti sezioni vengono dedicate alla guerra del Vietnam, una al movimento studentesco messicano, una alla Primavera di Praga, quindi ovviamente una consacrante i tre giorni di pace e rock vissuti nell'agosto 1969 a Woodstock. Un discorso a parte lo meriterebbe la sezione dedicata alle colonne sonore dei film contro la guerra, e anche qui è il Vietnam ad essere protagonista. Dal capolavoro di Michael Cimino, Il Cacciatore, sino al musical Hair. Non ci si limita, in tutte le sezioni dedicate al Sessantotto, a un mero elenco di canzoni.Facilmente ascoltabili, sono accompagnate da una breve descrizione con annesso il testo, originale e tradotto. Dalla preziosa e sconosciuta "Vai a casa Ivan" di Jaromir Vomacka,si arriva alle più note Blowin' in the Wind e Give peace a Chance.
Inutile soffermarsi ulteriormente su come muoversi all'interno di questa risorsa online, piuttosto intuitiva. Utile, invece, precisare la sua utilità. Senza giri di parole, chi volesse o dovesse fare una ricerca sulle musiche del Sessantotto si trova nel posto giusto. La suddivisione in sezioni, la descrizione dei brani, la loro semplice fruizione sono tutti fattori a favore di questo sito web. Se poi per volere del Fato o della Divina Provvidenza o, perché no, degli autori si decidesse di regalare un necessario significato al valore estetico, senza dubbio alcuno, il sito ne trarrebbe beneficio. Ma siamo sempre cinici, e intendiamo questa risorsa come utilissimo archivio online.

1 commento:

  1. caro filippo, perche' pensi che il sito sia cosi' brutto? Intendiamoci non e' che mi sono offeso probabilmente hai ragione. Non sei il primo che esprime critiche del genere. Ci hanno detto che sembriamo "un sito fatto dieci anni fa" (cosa in effetti vera), che e' difficile trovare le canzoni eccetera. Insomma siamo sempre disposti a migliorare il "valore estetico". Accettiamo consigli!

    Lorenzo

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