Royal Ontario Museum, Toronto |
Il
Royal Ontario Museum di Toronto è una costruzione che difficilmente
passa inosservata a chi passeggia per la vivace Bloor Street. Come un
gigantesco minerale fuoriuscito dal terreno, il ROM ospita numerose
collezioni che spaziano dalle scienze naturali alle civiltà antiche.
Il
museo racchiude anche una ricca collezione di resti di dinosauri e
dei primi mammiferi apparsi sulla Terra; passeggiare fra queste
mastodontiche figure è sicuramente un'esperienza speciale che non
lascia il visitatore impassibile.
A
proposito di questi antichissimi abitanti della Terra, il ROM ospita
in questo periodo un'esposizione intitolata UltimateDinosaurs: Giants From Gondwana,
curata da Raymond James. Come si potrà ben immaginare, i
protagonisti della mostra sono numerosi scheletri di dinosauri
provenienti dall'emisfero sud del pianeta ed appartenenti a
differenti ere. Ciò che caratterizza quest'esposizione è il
divertente utilizzo delle nuove tecnologie, grande intrattenimento
soprattutto per i più piccoli. Alla base di ogni scheletro di
dinosauro, accuratamente inserito in una ricostruzione del suo
habitat naturale attraverso pannelli elettronici, sono disposti dei
touch screen illustrativi dai quali è possibile venire a conoscenza
delle principali caratteristiche dell'animale in questione: dove e
quando vivesse, cosa mangiasse e quali fossero le sue principali
peculiarità. All'incirca a metà del percorso il visitatore,
soprattutto i giovani visitatori, sono invitati a prendere parte ad
un gioco interattivo: un grande schermo, con quelli che erano un
tempo i continenti che ospitavano i dinosauri in questione, è
posizionato di fronte a quattro postazioni touch screen; ogni
giocatore sceglie il continente che preferisce ed insieme agli altri
cerca di ricreare, incastrando un continente all'altro, quello che
era il Gondwana. Negli stessi monitor è anche possibile “scorrere”
una timeline virtuale delle diverse ere.
Il
pezzo forte dell'esposizione giunge verso la fine del percorso quando
ci si avvicina agli esemplari di dimensioni più impressionanti. Per
ognuno di essi, come per i precedenti, è stato posizionato uno
schermo, questa volta mobile, regolabile in base all'altezza di chi
lo usa. Questi monitor vengono chiamati Augmented
Reality stations
poiché, muovendo lo schermo a piacere di fronte allo scheletro
prescelto, al visitatore apparirà la ricostruzione “viva” del
dinosauro in movimento. Cliccando su alcune zone del corpo
dell'animale “in vita” si apriranno finestre esplicative
riguardanti la sua anatomia. Grandi e piccini si accalcano così per
vedere le fattezze del temibile T-Rex che conclude il percorso della
mostra.
Altro
divertente utilizzo della tecnologia viene fatto attraverso una
schermata a muro luminosa dove diversi dinosauri si muovono in base
ai passi del visitatore, quasi come se quest'ultimo fosse da loro
inseguito - in maniera amichevole, si intende.
Unica
pecca? Al momento della visita alcuni schermi AR erano fuori funzione
cosicché non ci è rimasto che utilizzare la nostra buona, vecchia e
fidata immaginazione.
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