lunedì 9 luglio 2018

Turismo tra storia e serie tv



Era il 1995 quando uscì nelle sale cinematografiche il kolossal, di e con Mel Gibson, “Braveheart”. Nel 1996 il Wallace Monument, torre eretta sulla cima dell’Abbey Craig a nord di Stirling a commemorazione dell’eroe nazionale scozzese William Wallace, registrò circa 200.000 visite rispetto alle 30.000 degli anni precedenti. 



Negli anni a venire molti altri libri e pellicole hanno spinto migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo alla scoperta dei luoghi che hanno fatto da scenario alle storie che li hanno appassionati. Basti pensare alla Rossylin Chapel che, grazie al successo mondiale del romanzo “Il codice da  Vinci” di Dan Brown, vide aumentare le viste del 72%  nel 2004 e un ulteriore aumento si ebbe in seguito all’uscita dell’omonimo film con Tom Hanks nel 2006. 

Dopo quasi 20 anni da Braveheart, la Scozia sta vivendo una nuova ondata di turismo dovuta al forte impatto della serie della Starz “Outlander”. La serie ha debuttato nel 2014 ed è ispirata all’omonima serie di libri di Diana Gabaldon che ha come protagonista Claire Beauchamp Randall Fraser, una donna del XX secolo che si ritrova catapultata indietro nel tempo nella Scozia del 1743; tra storia, avventura e fantasy Claire assisterà in prima persona agli avvenimenti del passato al fianco dell’highlander Jamie Fraser con cui vivrà una profonda ed intensa storia d’amore. Si può parlare proprio di un “effetto Outlander”  quello che da quattro anni a questa parte porta ormai centinaia di migliaia di turisti nei luoghi che ospitano la storia d’amore al di là del tempo e dello spazio tra Claire e Jamie.



La Scozia ha da sempre avuto una particolare attrattiva grazie ai suoi meravigliosi paesaggi naturali, i numerosi castelli e la sua capitale Edimburgo. Dopo l’enorme successo della serie l’attenzione si sta lentamente spostando verso le Highlands e i luoghi storici legati alla seconda ribellione giacobita del 1745, che mise fine alla cultura dei clan scozzesi. Tra le mete che meritano particolare attenzione per il forte incremento dell’attività turistica spiccano Doune Castle (+91.8%), Blackness Castle (+85.5%) e Glencoe Visitor Centre (+53%).



Per capire la portata di tale fenomeno basta fare un giro sul portale VisitScotland.com che ha dedicato molta attenzione alla serie con un’intera sezione e proponendo addirittura un itinerario di dodici giorni, durante i quali è possibile visitare i luoghi antichi e reali che hanno ispirato i set della serie e dei romanzi. La mappa è stata scaricata centinaia di migliaia di volte senza contare le oltre 24.000 copie cartacee distribuite. Si parlava non a caso di effetto Outlander, no?

Lo stesso capo esecutivo di VisitScotland, Malcolm Roughead, ha ammesso che la Scozia è davvero mozzafiato nella serie e che non lo stupisce affatto tutto questo interesse.  Ma non finisce qui perché grazie all’impatto della serie molte più persone scelgono di trasferirsi e lavorare nelle Highlands tanto che è stato aperto il Rural Tourism Infrastructure Fund. Insomma, la Scozia sta vivendo da qualche anno un vero e proprio boom turistico che ha dei risvolti positivi per tutta la nazione ed è ovviamente qualcosa su cui puntare per il futuro.

E voi, siete mai stati spinti a partire e viaggiare per vedere dal vivo i paesaggi di un film o serie televisiva?

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