Era il 1995 quando uscì nelle sale cinematografiche il kolossal,
di e con Mel Gibson, “Braveheart”. Nel 1996 il Wallace Monument, torre eretta
sulla cima dell’Abbey Craig a nord di Stirling a commemorazione dell’eroe
nazionale scozzese William Wallace, registrò circa 200.000 visite rispetto alle
30.000 degli anni precedenti.
Negli anni a venire molti altri libri e pellicole hanno
spinto migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo alla scoperta dei luoghi
che hanno fatto da scenario alle storie che li hanno appassionati. Basti
pensare alla Rossylin Chapel che, grazie al successo mondiale del romanzo “Il
codice da Vinci” di Dan Brown, vide
aumentare le viste del 72% nel 2004 e un
ulteriore aumento si ebbe in seguito all’uscita dell’omonimo film con Tom Hanks
nel 2006.
Dopo quasi 20 anni da Braveheart, la Scozia sta vivendo una
nuova ondata di turismo dovuta al forte impatto della serie della Starz “Outlander”.
La serie ha debuttato nel 2014 ed è ispirata all’omonima serie di libri di
Diana Gabaldon che ha come protagonista Claire Beauchamp Randall Fraser, una
donna del XX secolo che si ritrova catapultata indietro nel tempo nella Scozia del 1743; tra storia,
avventura e fantasy Claire assisterà in prima persona agli avvenimenti del
passato al fianco dell’highlander Jamie Fraser con cui vivrà una profonda ed
intensa storia d’amore. Si può parlare proprio di un “effetto Outlander” quello che da quattro anni a questa parte porta
ormai centinaia di migliaia di turisti nei luoghi che ospitano la storia d’amore
al di là del tempo e dello spazio tra Claire e Jamie.
La Scozia ha da sempre avuto una particolare attrattiva
grazie ai suoi meravigliosi paesaggi naturali, i numerosi castelli e la sua
capitale Edimburgo. Dopo l’enorme successo della serie l’attenzione si sta
lentamente spostando verso le Highlands e i luoghi storici legati alla seconda
ribellione giacobita del 1745, che mise fine alla cultura dei clan scozzesi.
Tra le mete che meritano particolare attenzione per il forte incremento dell’attività
turistica spiccano Doune Castle (+91.8%), Blackness Castle (+85.5%) e Glencoe
Visitor Centre (+53%).
Per capire la portata di tale fenomeno basta fare un giro
sul portale VisitScotland.com che ha dedicato molta attenzione alla serie con
un’intera sezione e proponendo addirittura un itinerario di dodici giorni, durante
i quali è possibile visitare i luoghi antichi e reali che hanno ispirato i set
della serie e dei romanzi. La mappa è stata scaricata centinaia di migliaia di
volte senza contare le oltre 24.000 copie cartacee distribuite. Si parlava non
a caso di effetto Outlander, no?
Lo stesso capo esecutivo di VisitScotland, Malcolm Roughead,
ha ammesso che la Scozia è davvero mozzafiato nella serie e che non lo stupisce
affatto tutto questo interesse. Ma non
finisce qui perché grazie all’impatto della serie molte più persone scelgono di
trasferirsi e lavorare nelle Highlands tanto che è stato aperto il Rural
Tourism Infrastructure Fund. Insomma, la Scozia sta vivendo da qualche anno un
vero e proprio boom turistico che ha dei risvolti positivi per tutta la nazione
ed è ovviamente qualcosa su cui puntare per il futuro.
E voi, siete mai stati spinti a partire e viaggiare per
vedere dal vivo i paesaggi di un film o serie televisiva?
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