Il museo
virtuale “il Palco dei Colori” è sorto a Satriano di Lucania all’interno della
rocca dei duchi di Poggiardo, esso è dedicato a Giovanni De Gregorio detto il
Pietrafesa, famoso pittore lucano del XVII secolo. L’associazione culturale
Labirinto Visivo, con la supervisione del professore dell’università di
Basilicata Angelo Lucano Larotanda ed in collaborazione con l’amministrazione
comunale di Satriano di Lucania ha promosso questo innovativo progetto.
Giovanni De
Gregorio nacque nel 1579 a
Pietrafesa, l’odierna Satriano di Lucania, si trasferì a Napoli dove apprese
l’arte della pittura presso la bottega del maestro Fabrizio Santafede. Il De
Gregorio si formò in questo clima culturale ed artistico, divenne presto un
pittore affermato dedicandosi soprattutto ai soggetti ed all’iconografia sacra,
prevalentemente, su commissione dell’ Ordine dei Francescani. Il Pietrafesa,
come era solito firmare le sue opere, svolse un’attività pittorica molto
intensa ed affrescò numerosi conventi della Lucania, della Campania e dell’alta
Calabria, morì nel 1656.
All’ingresso del
museo vi è uno specchio che al passaggio del visitatore si attiva diventando
uno schermo su cui appare il Pietrafesa che racconta la sua vita e descrive la struttura
del museo. La reazione dello spettatore è di grande stupore poiché passando
dinanzi allo specchio appare l’immagine del pittore.
Il percorso museale prosegue con la sala
interattiva in cui sono collocati tre monitors che forniscono i contenuti
multimediali. Al centro della sala vi è un grande monitor collegato con un
proiettore da parete che è destinato alle visite di gruppo. Gli altri due
monitors sono dotati di cuffie e consentono al visitatore di fruire
individualmente dei contenuti multimediali.
Dai monitors si
possono osservare in dettaglio 44 dipinti digitalizzati, tra cui 4 opere
inedite che la critica ha recentemente attribuito al Pietrafesa, cliccando su
di esse si apre la scheda relativa a ciascun dipinto.
Ogni scheda
fornisce la descrizione dell’opera, permette di esaminarla nel dettaglio
attraverso lo zoom, la qualità e la risoluzione dell’immagine sono tanto
elevate da permettere allo spettatore di cogliere i particolari non percepibili ad occhio nudo.
Le schede dei dipinti
rimandano ad altre pagine in cui sono descritti i conventi e i paesi che
ospitano queste opere. È possibile inoltre interagire con una mappa del
territorio che mette in evidenza i conventi francescani in cui si trovano le
opere del pittore. È stata realizzata anche una scheda biografica.
Lungo le pareti
di questa sala sono collocati dei pannelli raffiguranti i 4 inediti e
l’autoritratto del Pietrafesa.
Si accede, poi,
alla sala dedicata al seicento. Per inquadrare la figura del pittore nel XVII
secolo, sono stati collocati lungo le pareti pannelli che riproducono i documenti
archivistici più significativi dai quali è stata ricostruita la biografia. In
questa sala è stato realizzato un pavimento interattivo, calpestandolo appaiono
le immagini di alcuni mostri tratti dai bestiari del naturalista Aldovrandi. Infine
è possibile interagire con un libro multimediale, si tratta di un estratto dal
testo del professor Larotonda “Gli uomini illustri della Lucania”. Il
visitatore con un semplice movimento del braccio, senza neppure toccare lo
schermo, sfoglia le pagine e può approfondire le proprie conoscenze sugli
uomini illustri della Lucania seicentesca.
Il percorso
museale termina con la sala delle proiezioni, dove lungo le pareti è possibile
ammirare le opere del Pietrafesa.
Il museo è stato
pensato per essere fruito da varie tipologie di visitatori, dai giovani
studenti ai visitatori adulti, fornisce informazioni essenziali e sintetiche, propone
anche spunti di approfondimento ed inediti interessanti per addetti ai lavori.
Il museo è stato
inaugurato lo scorso agosto e sarà aperto al pubblico nel prossimo mese di
ottobre. L’assessore alle politiche sociali e al turismo di Satriano di Lucania,
Rocco Cavallo, mi ha gentilmente concesso di visitare il museo in anteprima. Il
dott. Giovanni Rosa mi ha accompagnato durante la visita e mi ha fornito informazioni
relative alla figura del Pietrafesa, alle ricerche archivistiche e alla
realizzazione del museo.
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